Incontrai Musk nel 2011, in occasione dell’inaugurazione del primo store di Tesla in Italia. La prima auto sportiva elettrica era arrivata anche da noi: 99mila euro prezzo base. Lo conoscevo soprattutto per la sua visione sulle tecnologie spaziali, sulla “conquista” di Marte. Insomma ne ero affascinato. Poi parlava di rinnovabili ed elettrico come il futuro, già nei primi anni del millennio. Insomma un visionario, di quelli che pensi potranno cambiare in meglio il mondo. Sia chiaro, mica è la prima volta che accade.
Negli ultimi anni l’involuzione è stata così evidente. Autoritarismo, democratura, capitalismo spinto verso l’infinito. L’uomo forte e ricchissimo che può e influirà sulla vita di milioni di persone. Pensare che un tecnomiliardario possa stare seduto a fianco di un presidente di uno degli stati più potenti al mondo e che possa partecipare attivamente alla politica di quel paese con tecnologie, miliardi e chissà cos’altro, mi preoccupa tantissimo.
Sia chiaro, mica è la prima volta che accade. Figuriamoci. Insomma, tutto ciò per dire che ho totalmente cambiato idea. Dall’ammirazione al raccapriccio.